I sentieri
Camminare nei boschi alla scoperta della fauna e della flora selvatica, trekking ammirando laghetti alpini dal color turchese e escursioni in quota per raggiungere vette e godere di spettacolari panorami.
La Val di Sole è un vero paradiso per gli amanti del trekking e offre centinaia di sentieri che si snodano in montagna, tra alte cime e verdi pascoli, nelle aree protette del Parco Nazionale dello Stelvio e del Parco dell’Adamello Brenta.
Il territorio si presta per qualsiasi tipo di escursione, da quelle più facili su strade sterrate, a quelle di medie difficoltà sui sentieri di montagna fino a percorsi alpinistici in quota e vie ferrate. Chiunque può camminare in montagna a seconda del proprio livello, esperienza e interesse.
La montagna si può vivere da veri sportivi, macinando dislivello e km per raggiungere le mete più ardite ed estreme oppure in modo lento, pacato per il proprio benessere psicofisico.
Camminare nella natura, si sa, aiuta, è una vera e propria medicina per corpo e mente. Vale tutto, l’importante è cercare il proprio equilibrio, liberare la mente e muoversi in totale sicurezza.
Sui sentieri di montagna puoi camminare con mappa e bussola alla mano all’avventura oppure farti accompagnare da una professionista della montagna: guide alpine e accompagnatori di media montagna. Anche in questo caso tutto è permesso, anche se ti consigliamo di affidarti ad un professionista se vuoi scoprire nuovi posti o vuoi cimentarti in trekking più difficili e tecnici.
Itinerari per famiglie
Se sei alla ricerca invece di itinerari più facili, su sentieri poco impegnativi e ideali per famiglie con bambini, ecco qui qualche spunto utile per le tue escursioni.
Una delle mete più famose della Val di Sole è il ponte tibetano sopra la cascata del Rio Ragaiolo. Potrai attraversare il ponte sospeso a 60 metri di quota e, nel frattempo, ammirare e ascoltare il fragore delle cascate: una gita ideale da fare con la famiglia. Puoi anche decidere di fermarti per pranzo o una merenda a Malga Fratte Bassa.
Altra meta da mettere in agenda è quella a Pejo 3000. Potrai raggiungere i 3000 metri di quota in funivia e poi scendere a piedi passando per uno splendido laghetto alpino: il lago di Covel.
Da visitare sicuramente sono le spettacolari Cascate del Saènt che si possono percorrere con un giro ad anello, fermandosi poi per un pranzo o una merenda a Malga Stablasolo.
Infine, ti consigliamo il laghetto dei Caprioli a Pellizzano, che ti conquisterà grazie alla sua quiete, le sue acque celesti e la vista spettacolare sulle montagne circostanti.
Proprio nel vallone acconto al lago dei Caprioli, si estende la magnifica Valpiana, che si imbocca da sopra il borgo di Ossana. Un luogo ideale per camminate in totale relax, dove poter staccare la spina e immergersi nella natura.
I rifugi
Le migliori emozioni della Val di Sole si possono vivere ad alta quota: grazie ad un sistema di funivie, telecabine e seggiovie, potrai raggiungere quote elevate in pochi minuti ammirando uno scenografico tragitto. Ma la vera Val di Sole, la devi vivere a piedi, camminando sui suoi innumerevoli sentieri. Gli itinerari consigliati qui sotto, hanno come meta finale rifugi raggiungibili a piedi. Potrai goderti una piacevole escursione, più o meno impegnativa a seconda della meta che sceglierai, e potrai poi pernottare o semplicemente pranzare con i piatti della cucina tradizionale trentina.
Il rifugio Cevedale Guido Larcher è il punto di partenza privilegiato se ambisci a salire sul Cevedale. Il rifugio sorge in Val Venezia, nel cuore del Parco nazionale dello Stelvio, al cospetto della Vedretta de la Mare, delle Cime del Cevedale, Zufall, Palon de la Mare e Viòz. Vicino al rifugio si trova una chiesetta che fu eretta per iniziativa di Cristoforo Caserotti, in onore della Madonna delle Grazie. Il Rifugio è raggiungibile dalla centrale di Malga Mare (a 10 Km dall’abitato di Cogolo) per il sentiero 102 che passa accanto a Malga Mare. La strada rimane aperta per tutto l’anno. Il sentiero dal parcheggio di Malga Mare al rifugio è percorribile in 1.45 ore.
Ai piedi del monte Vioz, a più di 3.500 metri d’altezza, c’è il rifugio Vioz “Mantova”, il più alto del Trentino e di tutte le Alpi Orientali. Il primo rifugio Vioz fu costruito tra il 1909 e il 1911 dalla sezione del club alpino di Halle a.d. Salle. La più importante ristrutturazione risale poi al 1992 dove dopo quattro anni di lavori. Oggi il rifugio è molto confortevole e attento alle soluzioni per ridurre l’impatto ambientale. Oltre ad una salita con una spettacolare vista, che spazia fino alle alpi lombarde e altoatesine, in prossimità del rifugio, a circa mezz’ora a piedi, potrai visitare il museo di Punta Linke, il più alto d’Europa.
Altro rifugio da non perdere, è il Stavel “Francesco Denza”. Il rifugio si trova a quota 2298, ai piedi della morena del ghiacciaio della Presanella (Alpi Retiche). Sopra al terrazzo sul quale si erge il rifugio, c’è un tipico laghetto alpino molto suggestivo quando il cielo limpido permette alle sue acque di riflettere la Presanella in tutta la sua bellezza. Si trova al centro tra gli imponenti Gruppi montuosi dell’Adamello Presanella, e l’Ortles- Cevedale e le Dolomiti di Brenta.
Affacciato sulla valle di Rabbi, è invece il rifugio Dorigoni, situato nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, in una conca naturale dove marmotte e camosci vivono in totale libertà. A pochi passi, una serie di piccoli laghetti di origine glaciale, punteggiano gli ampi avvallamenti creati dai pendii montani. Le Cascate di Saent, il percorso naturalistico dei Laghi Sternai, il Sentiero dei Larici Monumentali e il mondo delle alte quote con il Ghiacciaio del Careser, la Cima Rossa e la Cima Sternai, sono solo alcune delle caratteristiche esclusive che puoi ammirare in Val di Rabbi.
Infine, ti consigliamo un trekking al Rifugio Stella Alpina al lago Corvo. Sempre rimanendo tra la Val di Rabbi e la Val d’Ultimo, il rifugio Stella Alpina, costruito nel 1952, si trova all’interno di una riserva d’alta quota nei pressi del Lago Corvo, un piccolo bacino dove vivono i salmerini alpini. Dal Rifugio Lago Corvo, con sentiero SAT 145, si può risalire tra conche e ghiaioni fino a sfiorare la cima del Monte Collecchio (2.954 m), dove si può osservare l’ampia distesa dell’alta Val Saènt.
La Grande Guerra
Gli spettacolari scorci della Val di Sole a inizio 900 furono scenario degli eventi bellici e tragici della Prima Guerra Mondiale.
La “Guerra bianca” tra le truppe dell’esercito austro-ungarico e italiano che combatterono tra le cime e i ghiacciai, utilizzando gli scoscesi sentieri alpini tra trincee e fortificazioni. Le durissime condizioni di vita sono rimaste indelebili nella memoria della popolazione della valle, tracce che hanno mutato anche le caratteristiche del paesaggio.
Per non dimenticare queste eroiche gesta, sono stati allestiti dei complessi museali e degli itinerari che ripercorrono le strade d’alta quota affrontate all’epoca dai soldati stanchi, infreddoliti, impauriti e affamati. Oltre ai musei della guerra bianca di Vermiglio e Pejo, numerose fortificazioni continuano a guardare dall’alto i borghi della Val di Sole, nell’aree di Vermiglio, Pejo e Tonale.
Salendo di quota a 3.632 metri d’altezza, sulle vette che sovrastano Pejo, si trova un museo di Punta Linke, aperto nel 2014 nei pressi dell’omonima vetta alpina, in uno dei punti di controllo più strategici del fronte occidentale. L’elevata altitudine e la rigidità del clima hanno contribuito a conservare nei decenni una straordinaria quantità di reperti bellici, che narrano ancor oggi la durezza del conflitto alpino.