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Il Fiume Noce e il Rafting
L’inverno è finito, le temperature, seppur timidamente, iniziano ad aumentare, la neve sulle cime più alte inizia a sciogliersi e le acque del Fiume Noce cominciano a gonfiarsi: inizia la stagione del rafting.
Ormai lo avrete capito, qui ad Ursus facciamo molte altre attività oltre al rafting, ma questa rimane sicuramente la principale, d’altro canto, non potrebbe che essere così visto il luogo dove ci troviamo.
Il Fiume
Il fiume Noce infatti è uno dei migliori corsi d’acqua di tutta Europa per la pratica del whitewater rafting: grazie ai suoi numerosi affluenti che nascono da ben 3 diversi gruppi montuosi (Ortles-Cevedale, Adamello-Presanella, Dolomiti di Brenta), garantisce un costante afflusso di acqua durante la stagione estiva. Inoltre il suo letto è rimasto, fino ad ora, praticamente immacolato da ritocchi dovuti ad intervento umano.
Il Noce, in dialetto “el Nos”, nasce nel gruppo dell’Ortles-Cevedale, dal Corno dei Tre Signori, a più di 3000 m. Percorre la Val del Montozzo, in alta Val di Pejo, e arriva nel suo primo bacino: il Lago di Pian Palù. Da qui scorre per tutta la valle e raccoglie a sé numerosi affluenti lungo tutto il suo tragitto, tra cui: la Vermigliana, proprio all’altezza della nostra base di Ossana, il Meledrio a Dimaro e il Rabbies a Malè.
Il Noce poi prosegue verso il Lago di Santa Giustina, in Val di Non. Ma prima di buttarsi in questo bacino ci regala il suo tratto più spettacolare in assoluto: la gola di Mostizzolo, grazie alle sue strette e verticali pareti, garantisce un vero e proprio finale col botto.
Dopo l’uscita dalla diga di Santa Giustina, il Noce continuerà il suo scorrere, ma in maniera meno impetuosa, fino a congiungersi con l’Adige, all’altezza del paese di Zambana.
Un piccolo “fun fact” dai vostri amici di Ursus Adventures: si dice che il fiume si chiami Noce poiché quando il livello dell’acqua si alza, questa assume un colore più scuro, simile appunto a quello delle noci.
I tratti più frequentati per l’attività di whitewater rafting sono due: la parte alta e quella bassa. Il paese di Dimaro funge da confine tra questi due tratti poiché il pezzo di fiume che transita per questo paese si percorre molto raramente.
La parte alta ha inizio a Cusiano, proprio alla nostra base, prosegue passando per l’abitato di Pellizzano per poi arrivare a Mezzana, dove troviamo delle splendide rapide dove si praticano anche gare di canoa.
La parte bassa invece, da Monclassico a Bozzana, non passa direttamente in mezzo ai paesi, risulta quindi un po’ più selvaggia e presenta le sue migliori rapide nei pressi dell’abitato di Malè.
Tutto il corso del fiume in Val di Sole è ben visibile percorrendo la ciclabile: passando in bicicletta in primavera e in estate sarà molto facile infatti individuare dei gommoni scendere tra le onde.
Indipendentemente dal tratto che si affronta, l’avventura di rafting sul fiume Noce rimane un’esperienza adrenalinica, emozionante ma allo stesso tempo sicura. Certo, è uno sport estremo e comporta dei pericoli intrinseci, ma con le dovute precauzioni diventa un’avventura veramente speciale. Per cominciare, su ogni gommone sarete accompagnati da una guida che vi porterà lungo tutto il percorso, poi ovviamente avrete un abbigliamento adatto: muta in neoprene, giacca d’acqua, salvagente e casco. L’unica cosa che dovrete portare per l’attività saranno un paio di scarpe da ginnastica.
Una volta vestiti, dopo una completa lezione teorica sulle tecniche da seguire durante l’esperienza, si potrà finalmente partire per l’avventura! Un’avventura che durerà dalle 2 ore, nel caso del rafting family, alle 3 ore nel caso del rafting marathon, ma in ogni caso sarà veramente un’esperienza unica, parola di Ursus.
Il Rafting
Ma torniamo a parlare di storia: questa disciplina arriva tra i nostri monti più di 40 anni fa, ma la sua presenza inizia a farsi preponderante a partire dagli anni 2000: l’interesse cresce e la fama del Fiume arriva tra i professionisti di tutto il mondo. Oggi infatti atleti da ogni angolo del pianeta arrivano tra le nostre montagne per scendere le adrenaliniche onde del fiume Noce.
Ma adesso vogliamo lasciare la parola al nostro capo guida, Thomas:
Vi abbiamo convinto a fare una discesa su questa perla della natura?
Come sempre,
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