I parchi naturali della Val di Sole
Il 50% del territorio della Val di Sole è protetto: ecco che questo fa della valle una vera e propria oasi verde del Trentino che, attraverso la sua popolazione, s’impegna a tutelare e rispettare l’ambiente oltre che a salvaguardarne la biodiversità.
Perché metà del suo territorio è protetto? Perché la valle è immersa sia nel Parco Nazionale dello Stelvio che nel Parco Naturale Adamello Brenta. Inoltre vi si trova nel mezzo il fiume Noce con il suo Parco Fluviale Alto Noce.
Entrambi i parchi sono caratterizzati da una varietà di ambienti alpini: foreste di conifere, pascoli d’alta quota e cime con ghiacciai perenni. Hanno una varietà di piante e fiori protetti, minerali e animali tra cui cervi, caprioli, camosci, marmotte. In particolare, il Parco dello Stelvio vanta la presenza di esemplari di aquile e gipeti e il Parco Adamello-Brenta è l’unica area alpina in cui sopravvive l’orso.
Il parco nazionale dello Stelvio
Il Parco Nazionale dello Stelvio si sviluppa attorno al gruppo montuoso dell’Ortles-Cevedale, tra la Lombardia, le province di Trento e Bolzano, abbracciando anche le valli di Rabbi e Peio. Il Parco costituisce l’area protetta più vasta dell’intero arco alpino, e una delle più ampie d’Europa.
Qui potrai trovare fitti boschi di aghifoglie, acque cristalline di torrenti e laghi, nevi perenni che dipingono gli incantevoli paesaggi del Parco. In ogni stagione le valli di Rabbi e di Peio offrono colori indimenticabili: il silenzioso bianco dell’inverno, il brillante verde della primavera, il turchese dei laghetti alpini in estate e il rosso del foliage in autunno.
Nel Parco puoi ammirare la natura rigogliosa che vive in armonia con la storica presenza umana. Su queste montagne dove si sono combattute le guerre, ora regna la pace, con rifugi e ghiacciai che ammantano le Cime del gruppo del Cevedale (3769 m), la montagna più alta del Trentino.
Il parco Nazionale dello Stelvio, uno dei parchi naturali più antichi d’Italia, è stato costituito nel 1935 per tutelare le bellezze naturalistiche del Gruppo montuoso Ortles e Cevedale.
Vasti panorami dove cervi, stambecchi, camosci e caprioli trovano spazi incontaminati dove rifugiarsi, mentre nel cielo terso si libra maestosa l’aquila reale. Durante i tuoi trekking, potrai fermarti nelle malghe aperte, dove potrai assaggiare formaggio e burro fresco, oppure visitare mulini, fucine e segherie e immergerti in acque termali, ricche di minerali.
A Rabbi puoi salire 700 scalini tra 23 larici di 500 anni o ammirare le cascate di Saènt per poi scendere al centro visitatori di Rabbi Fonti.
Da Pejo, puoi accedere ai “tremila” del Viòz, opure curiosare al centro visitatori di Cogolo, nell’area faunistica di Pejo Fonti o al caseificio dove nasce il formaggio Casolét, presidio Slow Food.
L’area protetta nella parte del Trentino è facilmente raggiungibile e visitabile in qualsiasi periodo dell’anno. Per informazioni, esigenze organizzative e prenotazioni, ti consigliamo di rivolgerti ai Centri informativi o alla sede del Parco Nazionale dello Stelvio a Cogolo di Peio. Durante la visita al Parco Nazionale, esperte guide preparate e professionali saranno felici di mettersi a tua disposizione per ogni curiosità, dubbio e consiglio.
Per trekking accompagnati e escursioni naturalistiche alla scoperta degli animali del Parco potete contattare Ursus Adventures, un centro specializzato in esperienze outdoor di qualità.
Il parco Naturale Adamello Brenta
Il parco naturale Adamello Brenta è, invece, la più vasta area protetta del Trentino e comprende ad est il gruppo dolomitico del Brenta e ad ovest parte del massiccio granitico dell’Adamello-Presanella, dove ancora sopravvivono alcuni dei ghiacciai più importanti dell’arco alpino. In Val di Sole, il parco Adamello Brenta tocca i comuni di Dimaro Folgarida e Commezzadura.
Il gruppo montuoso del Brenta fa parte delle Dolomiti che sono state riconosciute Patrimonio naturale dell’Umanità da parte dell’Unesco nel 2009, per la loro unicità paesaggistica e per la loro rilevanza scientifica.
Qui potrai trovare ben 1300 specie di piante e fiori differenti, numerosi animali selvatici grandi e piccoli, ghiacciai, boschi di conifere e tanti laghetti alpini. Il Parco Naturale Adamello Brenta, fondato nel 1967, è stato riconosciuto Unesco Global Geopark, grazie al suo raro patrimonio geologico e morfologico, di grande interesse scientifico.
I suoi unici castelli di pietra adornati da torri, campanili, ardite guglie e vertiginose pareti, gli hanno dato questo prestigioso riconoscimento. Qui le rocce raccontano di antichi mari. Per milioni di anni infatti prima di diventare pietra, i sedimenti si sono accumulati sui bassi fondali, ormai scomparsi.
La geologia delle diverse rocce testimonia una storia lunga oltre 350 milioni di anni. Nel Geoparco si sono susseguiti ambienti molto diversi fra loro. Nei vari periodi geologici del passato, si è passati da vulcani a deserti, per arrivare dal fondo di mari tropicali cristallini fino alle attuali cime ricoperte da ghiacciai.
Dopo aver appreso la sua storia, ammirato le sue alte vette, toccato con mano la sua antica roccia, visita il Parco a piedi. Ti potrai inoltrare in boschi fitti, rinfrescarti negli impetuosi torrenti e sentirti un tutt’uno con la natura, respirando aria pulita e ammirando diverse specie di piante e animali selvatici, come cervi, caprioli, camosci, aquile, stambecchi e volpi, ma anche tassi, marmotte e pernici bianche.
Il Parco ti offre moltissime attrazioni: dal lago di Tovel, che un tempo si colorava di rosso alla Val Genova, le sorgenti cristalline di Vallesinella ai panoramici laghi di Cornisello ai piedi della Presanella (3558 m), ai tramonti “infuocati” sulle Dolomiti.
Il parco mette a disposizione una fitta rete di sentieri che ti consentirà di visitarlo a piedi in tutta sicurezza e salire in quota, a volte anche in funivia, per gustare i piatti della tradizione e pernottare nei rifugi alpini.
La flora
La ricchezza e la varietà della flora e della vegetazione del Parco Naturale Adamello Brenta, trovano pochi paragoni nell’intero Arco alpino. La straordinaria varietà della flora è dovuta alle differenze morfologiche, geologiche e microclimatiche del territorio.
Circa un terzo della superficie del Parco è coperto da boschi, che nella fascia più bassa sono costituiti per lo più da latifoglie. Nel piano montano invece si trovano le faggete e i boschi misti di latifoglie e conifere.
Più in alto si estende la fascia delle conifere: l’abete rosso, il larice e il pino cembro. Questa occupa la maggior superficie forestale del Parco e giunge fino ai 2000 metri di quota. La fascia sommitale della vegetazione arborea è costituita da lariceti e pino cembro.
Sopra il limite della vegetazione, dove gli alberi si fanno radi, si incontrano arbusti come il ginepro nano e il rododendro. Salendo ecco gli arbusti nani come l’azalea delle Alpi, il camedrio alpino, i salici striscianti: tutti esempi di adattamento alle particolari condizioni e al clima rigido delle alte quote.
I ghiacciai
Il Parco Naturale Adamello Brenta comprende oggi la maggior superficie glaciale del Trentino, contando 41 ghiacciai sul proprio territorio. Nel Gruppo di Brenta ci sono 17 piccoli ghiacciai. La Presanella accoglie 7 ghiacciai. Nonostante il ritiro, i ghiacciai mostrano ancora una grande imponenza, soprattutto la vedretta del Mandrone, il maggior ghiacciaio delle Alpi Italiane, ma anche quelli della Lobbia e del Lares.
I ghiacciai sono l’estremo residuo di quella colossale massa di ghiaccio che, tra 18.000 e 20.000 anni fa, ricopriva tutte le Alpi. In quel tempo solo le cime dei monti più alti emergevano dalla calotta glaciale il cui spessore si aggirava attorno ai 2000m in corrispondenza della media Val d’Adige e ai 1000m nella zona del Garda.